Qualunque spettatore si trovi a guardare le opere del Maestro Sgaravatti si potrebbe chiedere dov’è la Ninfa Egeria che passeggia nel boschetto sacro, oppure, che sembianze ha assunto nelle strisce intrecciate di cartone? Ancora, si potrebbe domandare che fine ha fatto la Sacra Famiglia nel Secondo riposino nella fuga in Egitto, o cosa ci fa un passeggero nella Scatola di Scarpe? Sebbene non si possa dare una risposta certa e convenzionale a queste domande, proprio per non cadere nella banale “catalogazione” della poetica artistica, credo sia necessario risalire alla matrice originaria della sua formazione. Non mi riferisco, cioè, al semplice apprendimento che ha preceduto la sua produzione, ma a quei semi rinchiusi nell’alveo dell’inconscio attraverso i quali ha germogliato il fiore dell’istinto creativo.
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Recensioni e suggestioni che l’artista ha ispirato nel corso degli anni
Pablo Picasso